La SAV Vacallo mostra i muscoli ai DDV Wild Ducks

I gialloverdi consolidano il primato nel gruppo est di Prima Lega grazie a una prova maiuscola

E sono diventati ben 13 i successi consecutivi in campionato della SAV Vacallo, 15 nelle 17 partite della fase preliminare. La striscia non si è interrotta neanche contro l’avversario più ostico della stagione, quei DDV Wild Ducks, primi e imbattuti in campionato sino alla fine di gennaio.

È servita una prova maiuscola per sconfiggere per 95-79 i luganesi, che solo in due occasioni avevano incassato più di 80 punti. Avranno probabilmente pesato le rotazioni estremamente corta degli avversari, dato che Andjelkovic (32 punti per lui) e compagni si sono presentati in dieci a Morbio Inferiore ma hanno ruotato solo in sei. Una questione che però nulla toglie alla fenomenale prestazione dei ragazzi di coach Walter Bernasconi, bravi ad emergere in una partita molto fisica e ricca di emozioni. Sono addirittura 6 i giocatori andati in doppia cifra: per la terza volta di fila il migliore realizzatore gialloverde, in questo caso con 18 punti, è stato Patrik Kovac.

Con questo prestigioso successo i momò hanno consolidato il primo posto in classifica, che ora li vede con quattro lunghezze di vantaggio sulla coppia formata da DDV e Lugano Tigers U23. Nelle ultime tre partite della fase preliminare (sabato a Soletta, il 3 aprile in casa contro i bianconeri e il 7 in trasferta contro il Bienne) basteranno 2 punti per essere sicuri di uno dei primi due posti a est, i quali garantiscono negli ottavi e nei quarti dei playoff la seconda partita della serie in casa.

Si avvicina il momento caldo della stagione e probabilmente non si è riusciti a godersi appieno la vittoria nel derby. “La gioia è durata nei due giorni del weekend, poi da lunedì sera in allenamento abbiamo già pensato alla partita di domani contro il Soletta”, ha commentato il coach Walter Bernasconi. L’obiettivo sarà sicuramente ripetere l’ottima prestazione di sabato scorso: “È stata una bella partita. Mi è piaciuto l’atteggiamento e la concentrazione. In passato abbiamo spesso avuto dei momenti in cui perdevamo la concentrazione e permettevamo agli avversari di rientrare nel punteggio. Sabato non è stato così, praticamente per 38 minuti su 40. Quello che mi ha convinto di più è stata la tenuta mentale e fisica, avremmo potuto giocare con quel ritmo altri 20 minuti, mentre loro sono arrivati alla fine abbastanza scoppiati”.

Dopo questa vittoria si può indirizzare una parte del lavoro già alla postseason? “No, perché vogliamo chiudere confermandoci come leader del Gruppo Est. La squadra da “temere” è ora Lugano, perché abbiamo ancora uno scontro diretto e perché loro ultimamente hanno inserito qualche elemento che gioca con la prima squadra”, ha chiosato.

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