La SAV si giocherà il titolo a Neuchâtel

Coach Marco Rota: “Divertiamoci, godiamocela e andiamo fino in fondo”

Dopo il successo dell’andata, i gialloverdi si sono confermati più forti del Sarine Basket e alle scuole medie di Morbio Inferiore si sono imposti per 74-58.

Obiettivo centrato e un’altra giornata di festa ai tifosi regalata. L’ottima prestazione del quarto di finale, una prova di squadra con ben cinque giocatori in doppia cifra, è però ormai già alle spalle, perché tutta l’attenzione è focalizzata sulla Final Four in programma sabato e domenica 24 e 25 maggio alla Riveraine di Neuchâtel. Nella seconda semifinale in programma sabato alle 17h30, i gialloverdi avranno di fronte il Pully Lausanne Foxes U23, che quest’anno si è rinforzato con l’obiettivo di raggiungere la lega cadetta. Così come hanno fatto Vevey Riviera Basket e l’Union Neuchâtel U23, che si affronteranno tre ore prima. Sarà dunque un fine settimana impegnativo e di altissimo livello quello che attende i momò, che se dovessero essere sostenuti da una buona dose di tifosi, avrebbero qualche possibilità in più di uscire con il titolo di Prima Lega Nazionale e la promozione in B.

Più che di analizzare quanto fatto domenica contro Sarine, abbiamo pensato fosse più interessante far parlare chi, assieme a tutto lo staff, ha traghettato i gialloverdi all’appuntamento più importante della stagione, ovvero il coach Marco Rota.

Final Four raggiunta. Che sensazione hai provato domenica? Domenica è stata una bellissima prova di gruppo, una vera prova di squadra. Abbiamo fatto un’ottima settimana di lavoro. Era una partita secca, sullo 0-0, una finale a tutti gli effetti. Sono molto contento, davvero soddisfatto della risposta del gruppo, di come siamo scesi in campo con determinazione. Non avevo alcun dubbio su questo. È un gruppo nuovo, ma è stato forgiato dalle difficoltà affrontate durante la stagione, tra infortuni e situazioni particolari. Bravi tutti.

Quanto vi ha caricato la spinta del pubblico?Indubbiamente, l’apporto del pubblico per noi è fondamentale. Sentire il calore dei nostri tifosi fa davvero la differenza, anche perché molti di loro fanno parte del gruppo staff. Sono volontari fantastici, che si dedicano ogni giorno, davvero ogni giorno, alla SAV, con passione e impegno. Sono molto contento, così come tutto il gruppo, di aver potuto regalare loro questa soddisfazione.

Quanto è stata complicata questa doppia sfida?È stata sicuramente una partita difficilissima. Loro sono arrivati quarti, ma sostanzialmente valgono il primo posto a Ovest. Il livello nella parte romanda è molto equilibrato e proprio per questo il risultato ottenuto assume ancora più valore.

Avete ancora margine di miglioramento in queste due settimane?Siamo un gruppo giovane, quindi la crescita deve essere continua. Dobbiamo recuperare a livello fisico alcuni elementi che hanno dato tutto e che continueranno a farlo da qui al 25 maggio. La preparazione alla partita contro Losanna sarà fondamentale. È una gara diversa rispetto a quella contro Sarine, e richiederà un approccio specifico. Perciò sarà importante crescere sia sotto il profilo fisico, sia sotto quello mentale.

Si può dire, senza sottovalutarli, che il Pully U23 è la squadra meno attrezzata delle quattro?Non lo so, ti dico la verità. Noi la affronteremo con la concentrazione adeguata. È una squadra completamente diversa rispetto al Sarine, molto dinamica, composta da individualità importanti. Sarà una sfida difficile, forse la più complicata che ci potesse capitare. Ad esempio nel primo turno il Veyrier, che probabilmente aveva una qualità inferiore alla nostra, non ci dava punti di riferimento chiari, e questo a volte ci crea delle difficoltà. Affrontare una squadra più strutturata nei ruoli sarebbe potuto essere più semplice. Invece ci troviamo di fronte a una squadra giovane e talentuosa.

Le altre due sono allo stesso livello della SAV?Inutile nascondersi, noi siamo una buona squadra, ma la Final Four è una cosa un po’ particolare. L’ho già giocata qualche volta in Italia e so bene che non sempre vince la squadra più forte. Ogni partita fa storia a sé. Sono due gare secche: se sei bravo, e anche un po’ fortunato, puoi arrivare fino in fondo. Ogni possesso, ogni tiro, ogni palla vagante può fare la differenza. Noi ci proveremo.

Cosa chiederai alla squadra?Divertiamoci e giochiamo la nostra pallacanestro, poi domenica sera faremo i conti. Abbiamo fatto tanta fatica dal 19 di agosto: quattro allenamenti a settimana, Natale, Pasqua, sempre tutti presenti. Godiamocela e andiamo fino in fondo.

Condividi